sabato 13 settembre 2014

Croazia in kayak da mare: Pag, Murter, Vir

Durante il mese di agosto 2014 ho passato le ferie in Croazia.
Non erano mirate al kayak ma qualche giretto l'ho fatto ugualmente: ecco qualche dritta.

 Isola di Pag.
E' un'isola molto estesa, brulla, specialmente nel lato esposto a bora che guarda la terraferma ed i monti Velebit.
La caratterizzano due ampi golfi interni, praticamente chiusi, che io però non ho visitato.
Noi abbiamo fatto base al Camping Simuni: enorme, ma tutto sommato abbastanza tranquillo.
Ho esplorato la costa a SW del campeggio sino all'isolotto Lukar e al paesino di Proboj.
L'acqua è molto pulita, scarso movimento di barche anche in pieno Agosto.
Questa costa è bella ma un pò monotona, macchia mediterranea o pineta che arriva al mare, scogliera bassa e qualche rara spiaggetta.
Dal lato opposto ho risalito per un pò la costa verso Mandre, ma ho trovato case costruite selvaggiamente in riva al mare ed ho girato...la prua.
Di fronte abbiamo l'isola di Maun, che dovrebbe essere una meta interessante: da Proboj il giro completo, compresa l'isoletta di Skrda, sono circa 42 km, una giornata intensa di navigazione o due giorni relax.
Imbarco comodo dal porticciolo e parcheggio anche in estate. Coordinate 503190 4916645

 Da Pag, le isole di Maun e Skrda, sullo sfondo Lussino

 

 

 Isola di Vir.
Ahimè, da scordare. Solo un breve tratto sulla costa E è interessante, per il resto è tutto costruito.
I golfi interni verso la terraferma sono strani, anche interessanti, ma in qualche modo lacustri...mah?

 Isola di Murter.
Andiamo meglio.
Malgrado la presenza di due grossi porti turistici, la costa è per ora quasi del tutto integra.
Io ho esplorato la costa E, dove ci sono punti di entrata in acqua comodi e tranquilli: l'acqua è splendida, c'è alternanza di calette e scogliere.
Due buoni punti d'imbarco sono la cala di Sveti Nikola (550781 4847211), con un porticciolo, e la Baia di Koromasnica con una mini spiaggetta ghiaiosa (550276 4847927), che fuori stagione si presta per bivaccare.
Via terra si raggiungono dal paese di Jezera con buone strade sterrate segnalate con cartelli marrone.
Di fronte a Sveti Nikola abbiamo i tre isolotti di Vodnjak, Babuljak e Kukuljar col faro, ma ci sono molti altri isolotti comodamente raggiungibili con brevi (o meno brevi) traversate.

Gli isolotti Vodnjak, Babuljak, Kukuljar


A SE e a NW ci sono arcipelaghi di piccoli isolotti boscosi disabitati, che valgono giri di più giorni.
E' anche possibile raggiungere da qui le Kornati, passando di isola in isola con traversate di 4-5 km generalmente interrotte da isolotti.
Occhio però al maestrale, io l'ho visto arrivare teso e sopratutto improvviso, su una traversata mi avrebbe messo in difficoltà.

 arriva il brutto tempo sulla Baia Kosirina


  In kayak nella baia di San Nikola, sullo sfondo le Kornati

 

Koromasnica

 Verso l'Isola Prisnjak col suo faro

Se vi interessa, il faro di Prisnjak viene affittato...




Prisnjak

Tre kayak a Murter, sullo sfondo le isole Kornati




mercoledì 30 aprile 2014

In Istria in kayak da mare: Premantura e Kamenjak

Un giretto d'assaggio in Istria...in kayak

Approfitto di un viaggio pasquale nella terra degli avi per un assaggio e una prima impressione della penisola di Kamenjak o Premantura, e del Golfo di Medulin.
Mi accompagna il fido kayak pieghevole Nautiraid.

 Imbarco nel Golfo di Medulin. Di fronte gli isolotti di Trumbuja e Ceja


Ho utilizzato come base il Campeggio Stupice, che in questa stagione oltre che economico è anche tranquillo. 
E' un buon punto di partenza per il sentiero che segue il periplo di quasi tutta la penisola, molto bello.
Alterna una bassa costa rocciosa, di calcare incredibilmente eroso, con spiaggette di ciottoli bianchi,  " 'ssai bele".
La penisola è parte di un parco, percorso da sterrate, che durante il nostro soggiorno era accessibile gratuitamente ma che d'estate prevede un biglietto d'ingresso.







Imbarchi possibili per il kayak: 
1) comodo dal Campeggio Stupice;
2) dal bordo strada che porta da Pola a Premantura, in corrispondenza di uno sbarramento che separa il Golfo di Medulin da una peschiera (la parte più interna del Golfo) Uvala Gomila;
3) nel Parco di Kamenjak, sulla costa W, in corrispondenza di un porticciolo in una bella baia Uvala Polje. Accesso gratuito fuori stagione, a pagamento e con ressa garantita in altri periodi.



 
La costa E della penisola è parte del Golfo di Medulin (Medulinski Zaljev), punteggiato da isolotti bassi e senz'alberi, molto simili tra loro ma di dimensioni differenti.
Sono isole carine, divertenti da girare, e si prestano per bivaccare.
A zonzo c'è -pare- la Foca Monaca; molto publicizzata, a me non si è concessa.
Altri posti da bivacco, fuori stagione, sono le rare ma belle spiaggette; in compenso il resto della costa è di marca calcare adriatico, pieno di spunzoni aguzzi, temibile per uno sbarco di emergenza.
La costa W, aperta al mare, è un pò più "rustica", con alternanza di scogliera e baiette. Un pò meno lacustre.


Ulica Kolumbarica

Sarebbe anche interessante forse la costa verso N. Per certi aspetti è monotona, lastre di roccia erosa che entrano in acqua, ma è anche solitaria e presenta belle baie. Secondo me è da provare.



 Mon Nautiraid fait toujours "classe"...






domenica 27 aprile 2014

Kayak da mare nel Delta del Po

In kayak nel  Delta del Po, bivaccando.

Ripartiamo per il Delta del Po ancora una volta, a primavera: vento forte e mare mosso.
Cerchiamo di imbarcarci, venerdì 11 aprile, presso la foce del Po di Maistra, precisamente allo scivolo in corrispondenza del paradeo che permette di accedere alla Laguna di Busiura
La marea però ci ricorda che i tempi del mondo del Delta non sono quelli normali.
Fino alle 16, infatti,  la marea è calante e non si risale il paradeo, né ci si può imbarcare al ponte del Lido di Boccasette.
Ci spostiamo quindi di qualche centinaio di metri lungo la strada per Boccasette e ci imbarchiamo in corrispondenza di una diga e di una idrovora, dove sono ormeggiate alcune barche.
Ci avviamo verso SE, percorrendo un canale dragato marcato da pali; fuori da questo il rischio di grattare il fondo su banchi di ostriche o di impantanarsi è forte.
Il lato a mare è più bello, mentre quello a terra è artificiale. Busiura è forse una laguna meno bella di altre, ma sicuramente è ricca di avifauna: aironi (oltre all'onnipresente cinerino vediamo il rosso e il bianco maggiore), beccacce di mare, avocette, cavalieri d'Italia, chiurli. Inoltre sono molto frequenti le anatre Volpoche e una certa moltitudine di uccelli limicoli che non conosco. Vociare di sterne.
In breve raggiungiamo una bella duna a mare e subito dopo la bocca a mare di Busiura, nei cui pressi c'è una barca/casa di controllo.

Valle Chiusa



  Laguna di Busiura

 Airone rosso - Ardea purpurea

La Bocca a mare della Laguna di Busiura


Noi proseguiamo in direzione della Laguna di Barbamarco, sempre tenendoci all'interno dello scano  (in questo caso Scano Gallo).
Decidiamo di fermarci e bivaccare sulla duna che separa di pochi metri il mare dalla laguna, in prossimità della Bocca a mare che separa la Laguna di Busiura dalla Laguna di Barbamarco.
Il vento cala, la notte è tranquilla.

Scano Gallo, sullo sfondo il Faro di Maistra

Scano Gallo, kayak e bivacco

Riprendiamo il secondo giorno percorrendo la Laguna di Barbamarco. La marea che sale dalla bocca a mare genera degli strani movimenti dell'acqua, che si avvertono attraverso la carena del kayak.
Un allineamento di bricole ci  condurrebbe dritti al Porto di Pila (che non coincide con il villaggio).
Noi invece attraversiamo Barbamarco in direzione SE sino alla chiusa che collega con il Po di Tramontana (dovrebbe essere possibile aprirla elettricamente), ma preferiamo svoltare a destra, verso S, e percorriamo un canale tra le canne che dopo alcune svolte porta al villaggio dei Pescatori di Pila.

Questo passaggio è molto importante perchè permette di passare dalle Lagune a N dell'asta principale del Po (Po di Venezia o Busa Dritta) a quelle a S (Lagune di Basson, Girotto, Canarin, Allagamenti) senza passare dalle foci dei vari rami del Po, che in caso di condizioni negative di mare, vento o marea possono essere problematici.


Altri passaggi strategici sono i paradei che collegano il Po di Venezia alla Laguna del Basson, alla Laguna del Burcio e i passaggi tra le Lagune di Girotto e del Canarin (vedi l'immagine in fondo).


Riprendiamo il percorso dal villaggio di Pila, attraversando il Po di Tramontana che risaliamo per poche centinaia di metri fino alla separazione con il Po di Venezia.
Attraversiamo il grande fiume, che qui è largo circa 500 metri, in direzione della centrale dell'Enel: a valle di questa il primo grande varco conduce in un ramo chiuso, il secondo è l'incile del Po di Scirocco. Prendiamo questo, le rive sono ancora naturali e ci accoglie un fitto canneto.

Il Po di Scirocco presso l'incile

 Dopo poco incontriamo in riva sinistra un rudere dove un paradeo ci condurrebbe in Laguna di Basson, ma proseguiamo fino ad un imbocco sulla destra, dove un canale sinuoso nel canneto ci allontana dal Po di Scirocco e ci porta in Laguna di Canarin. E' una laguna ampia ma poco profonda, se ci allontanassimo dai pali ci troveremmo in breve a secco. Anche questo luogo pullula di uccelli. 

Noi scegliamo di passare ora in Laguna di Canarin, che avevamo già visto, e che percorriamo fino alla sua bocca a mare: è interessante per l'avifauna, meno per il paesaggio. Da qui ancora in mare risaliamo la costa verso NE, e superate la Bocca a mare di Girotto e la Foce del Po di Scirocco entriamo dalla Bocca a mare del Basson, vecchia conoscenza.

Risaliamo in marea calante verso NE trovando il passaggio nel canale dragato fino ad un pontile sul retroscanno di Scano Boa. Qui sbarchiamo, in corrispondenza di un casone distrutto da un incendio, e ci spostiamo di un centinaio di metri per il nostro secondo bivacco in riva al mare. 

Sarà la stagione mite, sarà il tempo nuvoloso, ma quest'anno ad aprile le zanzare sono già in piena attività: toste, numerose, affamate.

In riva al mare il vento ci aiuta parzialmente a tenerle a bada. Piove.

Bivacco a Scano Boa

Foce di Busa Dritta del Po



Punta Maistra, Busa Dritta e Faro di Maistra

Laguna del Basson e Faro di Maistra

Ripartiamo al mattino con una leggera pioggia che pare aizzare le zanzare e percorriamo l'estremità NE del Basson e i piccoli specchi d'acqua tra i canneti, cercando il paradeo che ci riporterà in Po: anche oggi ha corrente di marea, ovviamente contraria al nostro percorso, ma non come la volta scorsa.
Usciamo dal paradeo leggermente a valle del Faro di Maistra, sulla riva opposta del Po, e attraversiamo.
Il paradeo successivo che ci immette nella solitaria Laguna del Burcio è leggermente a valle del Faro.
Amo molto Burcio e la vicina Laguna della Batteria con le sue case spettrali, luoghi solitari incisi dallo scorrere dell'acqua e dal lavoro dell'uomo.

 Nel Burcio


  Il mio kayak alla Foce del Po di Tramontana

Troviamo la Foce del Po di Tramontana con la marea calante e quindi ampie barene ci obbligano a spostarci verso il mare per proseguire verso ENE e ritornare alla Bocca a mare della Laguna di Barbamarco, dalla quale ritorniamo con l'itinerario di andata al punto iniziale.

 Il tracciato del percorso, immagine da Google Earth, modificata.

Informazioni utili:
lungo il nostro percorso non si trova acqua dolce (potabile...).
Per le maree può essere utile consultare il sito del Comune di Venezia   http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16881 
aggiungendo circa 40 minuti per la zona del Delta. 
I post precedenti sul Delta del Po in Kayak: http://kinmare.blogspot.it/2012/07/delta-del-po_27.html